UMANIZZARE LE CURE DURANTE LA PANDEMIA
Oggi più che mai, è forte l’esigenza di una medicina più attenta ai bisogni delle persone, in cui vi sia anche un tempo da dedicare all’ascolto e all’empatia: una prospettiva che consideri non solo di “curare la malattia” ma anche di “prendersi cura” delle persone.
Questo significa “umanizzare le cure“: occuparsi di una persona malata non solo da un punto di vista biologico, clinico, ma prendere in considerazione anche i fattori umani, gli aspetti psicologici, relazionali, sociali e spirituali, perché in grado di incidere positivamente sulla qualità delle pratiche di cura e assistenza.
Ne parla la dott.ssa Erika Khiari, psicologa di FILE, evidenziando in che modo il concetto di “umanizzazione delle cure” abbia influenzato l’esperienza sanitaria toscana durante l’ultimo anno.