UMANIZZAZIONE DELLE CURE
Cosa si intende per “umanizzazione delle cure”? Si tratta di un processo culturale che pone il malato al centro della cura: viene considerato nell’interezza della sua persona, fatta di bisogni organici, psicologici e relazionali.
Una persona malata NON è la sua malattia: un concetto, questo, che vale per tutti ma in particolar modo per quelle persone che soffrono a causa di una malattia inguaribile, cronico-degenerativa, in fase avanzata.
Questi malati gravi, spesso, si trovano ad affrontare numerose problematiche legate non solo alla patologia stessa, ma anche a situazioni psicologiche, sociali e affettive che caratterizzano tale condizione.
Nel tutelare la dignità e la qualità della vita del malato inguaribile, l’équipe di Cure Palliative deve rispondere non solo a esigenze sanitarie complesse ma anche a un bisogno di relazione, di solidarietà, inclusione e assistenza spirituale.
Per questo motivo, accanto all’assistenza sanitaria è importante l’accompagnamento umano del medico, degli altri operatori sanitari, dei volontari.
Noi di FILE lo sappiamo bene: i nostri operatori e volontari sanno quanto sia necessario ricorrere alla loro capacità empatica per comprendere e sostenere il paziente e i suoi familiari.
Alla base dell’umanizzazione delle cure, infatti, c’è un percorso di comunicazione con la persona malata, che va accompagnata in questo percorso, senza mai farla sentire abbandonata. E il tempo va trovato poiché è Tempo di Cura.
Ce ne parla Mariella Orsi, sociologa e bioeticista nonché coordinatrice del Comitato scientifico di FILE, nella 19^ puntata della rubrica I LUNEDÌ DI MARIELLA ORSI, #curepalliativein60secondi: “Umanizzazione delle cure: di cosa si tratta”. Guarda il video!