L’ospedale è parte integrante della rete locale di Cure Palliative e rappresenta, spesso, il luogo di avvio di tale percorso di cura e assistenza.
Nel contesto ospedaliero fiorentino, le Cure Palliative sono offerte anche dal nostro personale specializzato sia sotto forma di prestazioni ambulatoriali o di day hospital (che non richiedono una permanenza prolungata del malato all’interno della struttura) sia attraverso l’attività consulenziale nei reparti di degenza.
Ancora oggi, infatti, molte persone trascorrono gli ultimi momenti della loro vita in un letto di ospedale, spesso in una situazione di fragilità sia clinica che sociale. In questi casi, qualora il malato sia già ricoverato in un reparto ospedaliero e le condizioni di salute lo richiedano, è possibile attivare una consulenza palliativa.
Laddove possibile, a fronte di un cambiamento delle condizioni, dei desideri o delle aspettative del malato, la consulenza potrà condurre all’avvio di un percorso domiciliare vero e proprio o al trasferimento in uno degli Hospice del territorio.
Grazie al progetto FILE in Ospedale, gestito in collaborazione con le strutture ospedaliere del territorio fiorentino (Careggi e Santa Maria Annunziata), l’ospedale diventa un luogo di cura anche per coloro che, pur non potendo guarire, possono beneficiare di un percorso di Cure Palliative.
FILE in Ospedale vede i nostri medici palliativisti e i nostri psicologi stabilmente dedicati alla presa in carico precoce di queste persone, in collaborazione con il personale ospedaliero, venendosi così a creare una continuità assistenziale che giova alle condizioni del paziente e ne allevia la sofferenza psico-fisica.
L’intervento precoce, affiancato da un supporto psicologico dedicato, permette un miglioramento della qualità della vita attraverso il lenimento del dolore, in un percorso senza accanimenti terapeutici, riducendo il rischio di abbandono e solitudine che spesso accompagna il momento in cui le cure attive diventano inefficaci.
Oggi non è più pensabile parlare di Cure Palliative riferendosi esclusivamente agli ultimi giorni di vita di una persona.
Il modo di vivere la malattia è cambiato.
Grazie alla ricerca clinica e ai progressi della scienza, il tempo medio della vita del malato cronico si è allungato, perciò alcune patologie, come quella oncologica (ma non solo), danno la possibilità di vivere in una condizione di fragilità anche per molto tempo.
Complice il progressivo invecchiamento della popolazione, ai professionisti della salute capita sempre più frequentemente di avere a che fare con persone gravate da comorbilità: spesso coesistono il tumore e la malattia cardiaca, l’insufficienza respiratoria e quella renale, in un complesso intreccio dove, oltre a pensare alla “qualità della vita alla fine della vita”, sarebbe opportuno interessarsi della qualità della vita anche in una fase precoce di malattia.
Quando i benefici dati dalle cure attive diventano sempre più marginali, arriva il momento in cui il medico ha il dovere di fermarsi ed iniziare a pianificare con il paziente e con i familiari scelte di cura più appropriate.
Per questi malati, inguaribili, ma con un’aspettativa di vita ancora più o meno lunga, le Cure Palliative possono fare tanto in termini di qualità della vita, di supporto nel controllo dei sintomi e del dolore ma anche nella gestione degli aspetti psicologici ed esistenziali.
Il poter intraprendere un percorso precoce di Cure Palliative aiuta la persona malata a comprendere meglio la propria prognosi e a fare, di conseguenza, scelte terapeutiche motivate e più appropriate.
Per avere maggiori informazioni, chiamaci allo 055 200 1212 (numero attivo dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 16.30) oppure scrivici attraverso il modulo contatti sottostante.