Legge 38/10, buon compleanno

La legge 15 marzo 2010 n. 38 “Disposizioni per garantire l’accesso alle Cure Palliative e alla terapia del dolore” compie 14 anni. Tanti i progressi fatti ma ancora molto rimane da fare per garantire un accesso equo ed uniforme alle cure su tutto il territorio nazionale.


La legge “Disposizioni per garantire l’accesso alle Cure Palliative e alla terapia del dolore” (n. 38 del 15 marzo 2010) è la legge quadro italiana sulle Cure Palliative, tra le prime in Europa sul tema, volta a garantire al malato e alla sua famiglia un’assistenza qualificata e appropriata in ambito palliativo.

Grazie a questa legge, la sofferenza non è più considerata un aspetto inevitabile di un percorso di malattia ma una dimensione che va affrontata con serietà e sistematicità, in tutte le fasi e in ogni setting assistenziale (tra cui ospedale, R.S.A., hospice, terapia domiciliare e altro ancora).

La sua finalità, infatti, è quella di assicurare il rispetto della dignità e dell’autonomia della persona umana, il bisogno di salute, l’equità nell’accesso all’assistenza, la qualità delle cure e la loro appropriatezza riguardo alle specifiche esigenze.

A 14 anni dalla sua entrata in vigore, tuttavia, lo stato di attuazione della legge n. 38/2010 è ancora caratterizzato da luci e ombre, con forti disomogeneità a livello regionale e locale.

I risultati generali rilevati rispetto alla costituzione delle reti di Cure Palliative non sono incoraggianti: decessi eccessivi in ospedale, pazienti che arrivano in Hospice sempre molto tardi, assistenza domiciliare non sufficientemente sviluppata, Cure Palliative in ospedale ancora carenti.

Tanta la disinformazione sul tema: anche a causa dell’aumento delle malattie croniche, nel nostro paese è necessario promuovere un cambiamento culturale sulle Cure Palliative, che sia in grado di coinvolgere non solo medici e altri professionisti sanitari ma tutti i cittadini.

In 14 anni, ci sono anche dei punti positivi: si evidenzia, complessivamente, un lento e progressivo miglioramento della qualità delle cure e una crescita dell’offerta assistenziale nei regimi domiciliare e residenziale.

Non solo: grazie alla legge di bilancio dello scorso anno, la n. 197 del 2022, è stato stilato un programma per cui le Regioni, entro 5 anni, dovranno rispondere al 90% dei bisogni delle Cure Palliative.

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