I gruppi di auto mutuo aiuto costituiscono una risorsa preziosa nell’elaborazione del lutto, offrendo un tempo ed uno spazio “protetti” per l’ascolto reciproco e per la condivisione dell’esperienza di perdita tra persone con un vissuto simile. Sono composti da un numero massimo di dieci persone e sono coordinati da due facilitatori formati alla comunicazione e all’ascolto.
Il facilitatore ha lo scopo di agevolare la comunicazione tra le persone che partecipano ai gruppi di auto mutuo aiuto: le accompagna in modo che ognuna intraprenda un percorso di presa di coscienza del proprio dolore, con successiva elaborazione, cambiamento o trasformazione del lutto stesso. Facendo così in modo che i partecipanti, ciascuno con i propri tempi, raggiungano una vita autonoma, con autostima e fiducia nelle proprie qualità.
Essere facilitatore di un gruppo di auto mutuo aiuto, in pratica, significa promuovere le relazioni attraverso l’empatia e la reciprocità, gestire le tensioni, rilevare i conflitti, dinamizzare il gruppo facendo circolare nei partecipanti i contenuti e le emozioni del singolo, aiutare i più reticenti a partecipare, pur rispettando i silenzi e i tempi di ciascuno e quelli collettivi.
Ma soprattutto, il facilitatore si prodiga perché all’interno del gruppo ci sia sempre una buona atmosfera, nonostante gli stati di sofferenza e di dolore intenso.
Le parole di Sandra, volontaria facilitatrice di File da alcuni anni, trasmettono il significato profondo di svolgere questa attività:
«Nei gruppi la presenza dei facilitatori è intesa a creare una sorta di corpo unico che si sintonizza sull’esperienza di perdita di ciascuno senza tuttavia sostituirsi alla persona in lutto con ricette e consigli. Perché l’aiuto migliore è far leva sul guaritore che è in ognuno di noi».
Vuoi saperne di più? Ascolta le testimonianze di alcuni tra i nostri facilitatori, oppure leggi i loro contributi: Sandra, Adriana.